Siamo giunti all’ultima decade dell’ultimo mese dell’anno e, come al solito, alla tradizione vera e propria, quella religiosa, si accompagnano usi e ricorrenze non da meno.
Cambia solamente l’ultima cifra del millennio ma il resto sembra ripetersi ciclicamente.
Mi riferisco al tentativo di un’organizzazione perfetta, o quasi, a partire dalle pietanze e dai regali, fino alla scelta della giusta compagnia, della location, nonché della mise e, immancabilmente, dei film da guardare… Sceneggiati in cui ci rispecchiamo o che fanno sentire semplicemente più partecipi della gioia tipica del Natale; storie fatte di immagini in cui andiamo alla ricerca di quella neve che, io, a dire il vero, non ho mai avuto modo di gustare realmente in questo periodo dell’anno.
Tutto diviene un concentrato indissolubile di idee e comportamenti mossi dalla voglia di onorare la vita che ci è stata donata, mai, tuttavia, in modo banale, ma sempre con un tocco in più di originalità al fine di rendere “questa volta” più memorabile della precedente.
E se ciò è servito da “contorno” (senza mai sostituire la “portata” principale), allora perché no ai giochi di fantasia, alla creatività, che nulla hanno a che vedere con un portafoglio imbottito?
Ecco quindi qualche proposta classica ed alternativa per chi non ha avuto ancora la possibilità di concentrarsi sul menu da preparare e per chi, invece, ha deciso di apportare qualche variante al cibo, ma anche agli auguri!
Innanzitutto ho voluto pubblicare ciò che non dovrebbe mancare, tra una portata e l’altra, durante la cena del 24 dicembre per dar vita ad un menu tipicamente Laziale (ogni zona d’Italia, per chi non lo sapesse, ne ha uno con piatti o ricette differenti).
Primi:
zuppa di arzilla (razza chiodata) e broccoli
Secondi:
fritto misto di verdure e baccalà fritto
Dolci:
pampepato e ciambella di Natale
La cucina Laziale per il pranzo di Natale, invece, prevede un’ampia scelta tra cui…
Primi:
cappelletti in brodo
Secondi:
abbacchio alla romana, bolliti misti e tacchino ripieno di salsiccia e castagne
Contorni:
carciofi alla romana e patate al forno
Dolci:
pangiallo, zeppole e calcioni
Un’idea accattivante ed innovativa può essere quella di terminare, tra panettoni e torroncini vari, con una mousse speziata alla cioccolata di cui vi propongo la ricetta:
Ingredienti per 8 persone:
4 uova bio, 2 cucchiai di zucchero di canna, 1 cucchiaino di cannella in polvere, 200 gr di cioccolata fondente, 280 ml di panna fresca, gocce di cioccolato e lingue di gatto per guarnire.
Preparazione:
montate le chiare d’uovo a neve fermissima, aggiungere lo zucchero e la cannella e tenere da parte. Fate sciogliere a bagnomaria la cioccolata, aggiungete 60 ml di panna fresca e i tuorli dell’uovo e lavorate con la frusta fino a quando si saranno amalgamati alla cioccolata. Separatamente montate la restante panna ed aggiungetela alla cioccolata ed alla mistura di chiare, cannella e spezie facendo attenzione a non far smontare nulla. Versate la mousse nelle tazzine da caffé , passatele in frigo per circa 3 ore e servite con gocce di cioccolata e lingue di gatto.
Il nostro menu è al completo ma c’è ancora qualcosa da ricordare…
GLEDELIG JUL! (Olandese)
MALIGAVAN PASKO! (Filippino)
MELE KALIKIMAKA! (Hawaiano)
Fröhliche Weihnachten! (Tedesco)
Feliz Navidad! (Spagnolo)
E per tutti voi, molto più semplicemente e sentitamente:
BUON NATALE!!!
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