Tracciando un resoconto pluviometrico degli ultimi mesi, si evidenzia chiaramente una netta diminuzione delle piogge, sia in termini di episodi che di quantità d'acqua precipitata.
La situazione sta interessando diffusamente tutto il Viterbese, dalla costa all'entroterra, ed è ampiamente confermata anche dai dati raccolti dalla stazione di Ronciglione Centro:
Come osserviamo dalla tabella, nel periodo Aprile 2011 - Marzo 2012 sul paese sono caduti 468,1mm di pioggia, addirittura minore del secchissimo 2007 che chiuse a 598,7mm!
Un dato assolutamente scarso se raffrontato con la media 1970-2000 che prevede una piovosità annuale di ben 1159mm.
Tutti gli ultimi 12 mesi hanno chiuso sotto la media pluviometrica, eccezion fatta per il mese di luglio (ricordiamo distintamente l'episodio alluvionale del 5 luglio 2011 e il forte temporale del 27 luglio 2011) con un saldo positivo di 95,3mm.
Ad aggravare una situazione di per se già difficile, si è aggiunto anche il mese di Marzo 2012, che raccoglie con un misero bottino di 3,3mm.
Se ci basiamo sull'anno preso in considerazione il deficit pluviometrico sfiora il 60%; un dato che onestamente all'inizio della bella stagione, può davvero far preoccupare.
In chiave "verde", fondamentale è il ruolo che stanno avendo le copiose nevicate di Febbraio. Il lento scioglimento della neve ha permesso a quell'acqua di penetrare a fondo nei terreni; ciò costituisce una riserva per la vegetazione.
Per valutare in modo ancor più corretto la situazione (e quindi andando oltre ai singoli dati proposti in tabella) occorre tener presente che l'acqua realmente assorbita dal terreno dipende strettamente dal tipo di precipitazione che si è verificata.
Non possiamo di certo reputare del tutto assorbiti dai terreni i 128,3mm caduti nel luglio 2011, perchè l'arco temporale di precipitazione è davvero ristretto (qualche ora), in seguito a due forti temporali. E' ovvio che in condizioni simili è molta l'acqua che tende a "scivolare" via e a non essere assorbita.
Discorso opposto, come abbiamo visto, per la neve caduta a Febbraio 2012.
Non resta che augurarci una primavera "piovosa", in modo da tamponare questi continui deficit e dare una boccata d'ossigeno alla vegetazione!
Riccardo Felli
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